Di Brescia e la strage di marmi in Piazza vittoria.
La gente inveisce dalle finestre, fotografa il nemico dalle persiane (che risponde alzando il dito medio)…bene. Di questi tempi, gonfi e tronfi di moda, sport, punteggi e medaglie, è bello sentirsi ancora additati come il nemico. Fate un casino del porco maledetti bresciani: disturbo della quiete pubblica, danneggiamenti, ballotta, birrette, spinelli e incredibile ma vero c’è pure la gnocca in questa storiella giornalistica di inizio 2017: «Sono qui tutte le sere, con bottiglie di birra e ragazzine che guardano le loro prodezze»…bresciani bastardi… pure la gnocca! ..e allora cantiamo in coro: “skateboarding is not a crime! Skateboarding is not a crime.. but maybe it is..” ma sta a vedere che ha sbagliato la santa?
esempio classico di ragazza frequentatrice degli spot bresciani
Art. 190 del codice della strada: «La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade». Veramente?! Non pensavamo di muoverci sulla carreggiata dell’errore signor giudice, credevamo semplicemente di sperimentare un modo differente di vivere gli spazi metropolitani. Cazzo ci sbagliavamo: la legge parla chiaro… Meno male c’è il corriere che ci tiene informati sugli ultimi aggiornamenti dal fronte legulei (i tutori de “la legge è uguale per tutti quelli che hanno i soldi per pagarla”). Grazie di averci avvertito rigaz, da domani niente più street… scusate, non lo sapevamo. Oh raga! Non scherziamo: caschetto, ginocchiere e che non vi venga in mente di giocare allo skateboarding fuori dal recinto: è vietato! «I ragazzi devono usare posti adeguati, sicuri e fatti apposta per loro: quella non è una pista per skate»: parola di assessore.
«Circa 300 mila euro divisi a metà con la Loggia, che da contratto sarebbe responsabile della manutenzione: era crepato anche per le infiltrazioni, ma gli skateboard hanno contribuito a rovinarlo»… bravi! Un bell’applauso! E adesso? Con 300.000 euro sapete che bel park vi facevano quelli della “Loggia”? Potevano finalmente sistemare l’ottimo park da “unmilionedieuro” già progettato dall’architetto di chiara fama Giangiovanni Sailcazzo… E invece niente. Continuate pure a rovinare i marmi, le persone e voi stessi (siete rovinati, lo sappiamo, inutile negare).
una foto dell’assessore che riflette sul fatto che la piazza non sia “pista per skate”…(non facio opraio?)
…vabbé dai…si sa, non è facile smettere: lo skateboarding è come l’eroina, non è che ti alzi una mattina e smetti di streettare… e allora facciamo così: mentre provate a disintossicarvi (l’applicazione pedissequa del metodo Full Time potrebbe essere un ottimo inizio) potreste provare un paio di tricks per evitare di farvi multare o “imprigionare”. 1) Gli agenti in borghese di solito si riconoscono dal borsello e da una pressoché totale assenza di buongusto (una totale assenza di buongusto un po’ diversa da quella da voi praticata quotidianamente); 2) inutile fermarsi a discutere: quando arriva la pattuglia, la fuga in pushing è altamente consigliata, nonché piuttosto adrenalinica; 3) lo studio di google maps può aiutarvi a scegliere le vie migliori per la vostra evasione: se poi trovate qualche “portone amico” sulla via, meglio ancora… non vi prenderanno; 4) se vi dovessero pigliare, la cara e vecchia “mossa del giovane novizio in lacrime” può aiutarvi a scamparla: «Buuuaaahhhh! Mi scusi signor agente! Sigh… è la prima volta che vengo qua… sono le cattive compagnie sa? Sob…. non sapevo di disturbare il vicinato e di rovinare i preziosissimi marmi… non lo faccio più… ho trovato una fidanzata e un lavoro… sto cercando di smettere…» niente piange ecc.
«Purtroppo non possiamo sequestrare gli skateboard: lo impedisce la legge – fa sapere l’assessore alla Sicurezza – Ci limitiamo a trattenerli al comando per alcune ore… Muchetti non ha autorizzato il ritiro delle truppe: «Noi continueremo con le sanzioni, senza fermarci, e terremo sotto controllo piazza Vittoria in modo costante». Bravi, continuate così, eroi della nazione! Forse dal canto loro gli skater bresciani escogiteranno nuovi modi per godersi la piazza… chiudere il trikkozzo e poi spostarsi, di spot in spot.. godendo a pieno della loro città e dunque schivando agilmente l’incontro dello sbirro, come già è stato fatto.. dovunque nel mondo (senza mai abbandonare del tutto gli spot). Possono pure raccontarci di “aree cani” tipo “arredo urbano accessibile”, ma (per quanto interessante possa essere uno sviluppo qualsiasi di questo tema) la città rimarrà sempre golosamente l’obiettivo finale di ogni giocatore di skateboard. Perché? Perché la l’urbanità è troppa troppa troppa troppa roba per non aver voglia di esplorarla. Oh no?!
E comunque: grazie regà! Per favore, continuate a scheggiare i pavimenti.
Skate and splinter the floors!