Siccome “il periodo della memoria” (non ricordo la “giornata”) serve più che altro a riempire di spazzatura buonista il palinsesto televisivo, considerando che sto leggendo un libro scritto dalla defunta Hannah Arendt (nota più che altro per essere una grande filosofa) e visto che poco fa sono quasi spuntate delle lacrime d’orgoglio patriottico, voglio condividere queste 5 paginette tratte da “La Banalità del Male”, che raccontanto in generale l’attitudine italiana nei confronti dello sterminio di zingari, ebrei, omosessuali, testimoni di Geova e comunque di tutti quelli che stavano sul cazzo ad Adolfo. Considerate che il testo dal quale sono estratte è un documento storico di enorme rilevanza, si tratta infatti delle riflessioni raccolte a Gerusalemme dalla Arendt durante il processo ad Eichmann: l’organizzatore per il Terzo Reich del “trasporto umano” verso i campi di concentramento.
Consiglio vivamente la lettura dell’intero testo a chiunque.
Chi non legge le paginette che seguono o è analfabeta o è un frocio nazista… vedete voi.
effetti collaterali: dopo la lettura di queste righe potreste provare un leggero senso di orgoglio patriottico… non vi preoccupate, vi passerà subito dopo il Tg di Mentana.